Le parole e le mani
Piccolo estratto

Dante Siena, in questo suo libro, ci invita a riflettere sul valore sociale e comunicativo della parola e sull’uso espressivo e creativo delle mani, per non alienarci culturalmente, riducendo il linguaggio a un uso stereotipato e le mani a un uso meccanico.

Il libro è corredato da due diversi tipi di riquadri: la “finestra d’Autore” e la “cartolina di Dante”. Rappresentano due diversi ma complementari parametri culturali: il primo come riferimento culturale oggettivo, il secondo come riscontro esistenziale soggettivo. Costituiscono la possibilità di comprendere la realtà in cui viviamo e come la possiamo personalmente vivere.

Il testo permette il chiarimento di tutto ciò che riguarda l’attinenza del linguaggio verbale e la valenza del lavoro manuale, quali espressioni basilari della nostra cultura e della nostra vita. Le considerazioni operate presentano un ampio quadro di riferimento, per lo sviluppo della nostra coscienza critica e delle nostre modalità comunicative. In tal senso, costituisce un significativo e articolato strumento di consapevolezza culturale, desunto da una vita d’intenso e continuativo impegno nell’ambito dell’istruzione e della formazione.

(Tratto dalla prefazione di Gaetano Mollo)

 

Tenacia. Credo sia la parola che meglio definisce il Dante Siena di oggi. A questa se ne potrebbero aggiungere altre, come studio, ricerca, comunicazione. Ma, purtroppo, anche dolore, sofferenza, difficoltà. Ma la tenacia lo connota meglio. La resilienza lo indirizza a scelte che contribuiscono a rendere la sua esistenza meno angusta e contemporaneamente sono di sollievo a chi, come lui sta sperimentando su di sé condizioni problematiche, molto problematiche, proponendosi come esempio, suggerendo che, al di là dei contenuti della sua esposizione, attraverso un impegno e la messa in azione dei propri talenti, si possa condurre una vita che tollera anche gli effetti di un destino ingrato. Dante ha una lunga storia di studio e di lavoro che lo ha portato a riflettere sui comportamenti umani. Questo libro, forse più di quelli che lo hanno preceduto, rappresenta una sintesi di queste conoscenze e, integrando il senso espresso in apertura, costituisce un serio contributo al miglioramento della qualità della vita di tutti, non soltanto di coloro che soffrono di limitazioni per ragioni di salute. Non un semplice sollievo per una condizione infausta, né una sfida, ma una guida per minimizzare, per quanto possibile, gli aspetti più disagevoli che la malattia produce.

(Tratto dalla prefazione di Enrico Sciamanna)